L’ampia porzione che costituisce lo spazio centrale dell’area ex-Ilva, è
oggi interessata da un utilizzo molto simile a quello di un parco
urbano, ma che poco riesce a legare le funzioni pubbliche che su di esso
vi si affacciano. Anzi, appare come l’utilizzo principale sia quello di
parcheggio, vitale al centro della città. Tuttavia un siffatto spazio
non può prescindere dal divenire il ganglio connettivo delle funzioni
insediate, attuali e future.
Il
progetto proposto mira quindi a suddividere l’amplio margine in tanti
sottosistemi tali da creare un rapporto con le singole funzioni. La
caratteristica della progettualità sarà quindi quella di individuare
delle sotto piazze connesse ai singoli spazi ma interconnesse nella loro
pluralità. La Piazza Grande assumerà quindi un duplice ruolo: quello di
ospitare un’ampia porzione di parcheggio, comunque necessario ed
integrato a delle strutture ombreggianti e fotovoltaiche, e quello di
ampia piazza pavimentata. La porzione maggiore, caratterizzata da piani
inclinati e gradoni, fungerà da cerniera tra i vari edifici facenti
specifiche funzioni. Tutto graviterà attorno ad una fonte-canale,
mutuata dalla memoria dei canali funzionali alle attività della
fonderia. Anche la forma della fonte-canale si ricollegherà alla
direzione storica di questi elementi oggi quasi del tutto scomparsi. Il
progetto basa la propria genesi inoltre su alcuni cardini che sono stati
assunti come linee guida alla composizione. Il piccolo viale alberato
della chiesa di S. Leopoldo diviene matrice per il viale di penetrazione
e chiusura del sistema piazze. Una chiusura ribadita da una quinta verde
che ne costituisce una vera e propria scenografia. L’ambito di
separazione fra l’area a parcheggio e la nuova Piazza Grande vedrà
sollevarsi dal terreno due volumi a destinazione info point ed attività
di ristoro.
La
parte maggiormente raccolta e privata, quale Piazza del Mercato, oggi
organizzata a semplice parcheggio, diventa nella progettazione
l’occasione per definire un piccolo giardino delle delizie, dove essenze
arboree, arbusti e d alberature si alternano a vialetti posti a diverse
altezze e di diversi ingombri, il tutto a descrivere un percorso
integrato fra verde e costruito, ma al tempo stesso di relax e quiete.
Un piccolo scrigno che assumerà ancor maggior valore se esso sarà
raccolto dal perimetro delle restaurate mura.
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