SOLUZIONI PROGETTUALI, ARCHITETTONICHE E FUNZIONALI
Filosofia progettuale
L’ex complesso industriale del “Bricchettificio” è ancor oggi un
manufatto testimone di un intrinseco valore architettonico in chiave
della archeologia industriale ed in valore ambientale ricollegato alla
sua storia industriale. Questi valori, formali e di testimonianza, sono
stati assunti nel progetto quali parametri fondanti ed alla base della
valorizzazione e conversione del complesso produttivo. Un metodo che ha
cercato di sposare le esigenze primarie della Società banditrice di
avere una sede aggiornata, funzionale, flessibile ed uno spirito di
conservazione e, potremmo dire, di cristallizzazione, dei valori
intrinseci dell’edificio.
a - Il contesto
La nuova sede de “La Castelnuovese” sarà affacciata su di un grande
spazio verde che arriverà a lambire il perimetro stesso dell’edificio.
Il grande spazio, ad uso anche del futuro quartiere residenziale di
nuova realizzazione, sarà scandito in grandi livelli individuati da
modesti salti di quota sottolineati da
limiti in acciaio corten. Questo parco sarà attraversato da percorsi
pedonali pavimentati che ne faciliteranno la fruizione.
Ai lati della grande piastra verde si collocheranno le pensiline
fotovoltaiche per la produzione di energia elettrica e per la protezione
dei posti auto.
Queste, attraverso l’uso di fotovoltaico amorfo, potranno convertire la
luce che sarà qui captata fuori dal cono d’ombra della collina; cosa non
possibile sulla copertura dell’edificio stesso.
b – Il fabbricato
L’edificio principale, restaurato nella sua immagine e nel suo
potenziale valore energetico di involucro, sarà integrato dal nuovo
corpo del vano scale ed ascensore, da quello della sala conferenze e
area tecnica.
L’ingresso alla nuova sede avverrà dal lato ovest dove un grande spazio
accoglienza, a doppia altezza, introdurrà alla sala conferenze posta nel
nuovo volume vetrato laterale, alle aree commerciali e alle sale
riunioni poste a piano terra.
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